Lo studioso Greg Yudin ha teorizzato il futuro della guerra in Ucraina, paragonando Vladimir Putin a Hitler.
“Putin agisce come Hitler: dopo Kiev toccherà a Varsavia“. Queste le parole del sociologo e professore di filosofia politica alla Scuola di scienze sociali ed economiche di Mosca. Era da due anni che l’attacco in Ucraina era nell’area, e lo scetticismo di esperti e intellettuali non ha fermato le azioni del presidente russo. Greg Yudin ci aveva preso in pieno, purtroppo. Aveva anticipato perfettamente quanto sarebbe poi accaduto.
Le previsioni dello studioso sono pessime: si pensa che lo zar “non si fermerà”, e che vorrà ottenere una vittoria militare “anche a costo di scatenare un conflitto nucleare e distruggere il pianeta”. Queste le preoccupanti parole di Yudin. Se sembrano estremamente drammatiche e pessimistiche, dobbiamo ricordare che, fino ad un anno fa, nessun italiano avrebbe mai pensato che lo zar avrebbe invaso l’Ucraina. E invece…
Le parole di Yudin sulle scelte di Putin
“È una guerra difensiva, per lui. Non sta attaccando, si difende. Ha paura della situazione. Che vedeva brutta. Internamente, a causa di una crescente stanchezza per il suo potere, in particolare tra i giovani. Esternamente, perché l’Ucraina stava diventando uno stato garantito militarmente dagli Stati Uniti. Putin non vede differenza tra minaccia interna e minaccia esterna”. E riguardo agli oppositori politici di Putin, Yudin commenta così la situazione in Russia. “(Putin) non crede al concetto di opposizione: se sei russo non puoi essere contro Putin. Altrimenti sei solo un “traditore”. Ogni forma di dissenso interno è percepita come la proiezione di un conflitto esterno. Per Putin, le proteste di piazza erano il segnale di un’incursione Nato nel suo territorio. E la questione ucraina una continuazione dei suoi problemi interni”.
Perché, dunque, attaccare l’Ucraina a febbraio? Stando a Yudin, Putin “doveva intervenire subito. Attendendo oltre, rischiava di non essere più in grado di capovolgere le tendenze in atto. E poi ha ritenuto che la Russia avesse un vantaggio militare: la possibilità di usare i missili ipersonici, in particolare. Vantaggio temporaneo da capitalizzare velocemente. Inoltre le riserve finanziarie accumulate erano al massimo, così come la dipendenza dell’Europa dal gas russo. In più, poteva sperare di trarre benefici dalla polarizzazione politica in America e dal cambio di guardia al governo in Germania. Insomma, ha visto una finestra di opportunità per agire. Un’azione necessaria per la sua stessa esistenza. Perché si ritiene fisicamente minacciato. Pensa che se non conquista l’Ucraina è un uomo morto“.
Il presidente russo invaderà la Polonia?
Riguardo la possibilità che Putin invada la Polonia, Yudin ha espresso le sue preoccupazioni. “Credo che sia estremamente probabile. Per i comandanti militari russi, questa non è una guerra fra Russia e Ucraina. L’Ucraina non esiste (russi e ucraini sono “un solo popolo” stando alle parole dello stesso Putin, n.d.r.). Per loro, questa è una guerra contro la Nato, contro l’Occidente, contro l’America”.